Settimana tranquilla senza grandi variazioni su tutti i fronti. Mercato difficile da interpretare sul Burro che cala in Germania, resta invariato in Francia e aumenta in Olanda.
– Sul mercato europeo, latte crudo e scremato tedeschi in leggera ripresa. L’intero trattato a 0,60/0,61 €/kg, lo scremato a 0,30 €/kg. Buona la domanda e poca offerta. Sul mercato nazionale latte crudo trattato a 0,63 €/kg, domanda buona. Raccolta in calo significativo a causa delle alte temperature, titoli in ripresa a causa della concentrazione del latte.
– Sul mercato UE, crema tedesca in calo trattata a 3,50 €/kg. franco arrivo; poca disponibilità, domanda scarsa. Sul mercato italiano, panna nazionale di qualità trattata a bollettino.
– I bollettini europei del burro rilevano a Kempten un calo delle quotazioni di € 0,10 sia per il prezzo minimo 6,80 €/kg che per il massimo 6,90 €/kg; media tedesca a 6,85 €/kg. la Francia si conferma a 7,65 €/kg; per l’Olanda rileviamo un aumento di € 0,06 quotando 7,06 €/kg. La media a tre è 7,187 €/kg e quella a due è 6,955 €/kg. Milano con una diminuzione di 5 €cent si porta a 6,95 €/kg.
– Il latte in polvere scremato presenta bollettini in calo in tutti e tre i Paesi in esame.
– In Germania il bollettino del siero per uso alimentare fa registrare un aumento per quanto concerne il prezzo minimo e un calo per il prezzo massimo. Il siero per uso zootecnico in rialzo in Germania, mentre si confermano invariate le quotazioni in Francia e in Olanda. 
– I bollettini nazionali dei formaggi questa settimana presentano quotazioni stabili per il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano su tutte le Borse Merci che esaminiamo. Milano rileva un incremento delle quotazioni di € 0,10 per tutti gli altri formaggi in listino. A Cremona e Verona in leggero aumento il Provolone e il Provolone Valpadana, sia fresco che stagionato.  
In EU prezzi stabili con venditori senza particolari pressioni e compratori alla finestra.



NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sulle importazioni dalla Cina – H1 2022


TABELLA PREZZI SETTIMANALI UE WEEK 30-2022
Le esportazioni verso la Cina a giugno riflettono una situazione di scorte che non si sono ancora esaurite, poiché la vita normale fatica a riprendere a causa del prolungato blocco del Covid. Questo, combinato con il nervosismo per l’economia e una continua carenza di container marittimi, significa che il quadro delle importazioni è piuttosto depresso, sebbene rispetto a un primo semestre eccezionale del 2021. Meno di 10.000 tonnellate di formaggio sono state importate dalla Cina a giugno, il primo risultato mensile inferiore a 10.000 per le importazioni di formaggio da ottobre 2021. In termini da inizio anno, le perdite maggiori si registrano per quanto riguarda il prodotto neozelandese (-22% da inizio anno). L’UE mantiene la sua posizione di fornitore n. 2 della Cina, con una quota di mercato del 20%. Il tasso di crescita su base annua delle importazioni di SMP è ulteriormente diminuito (-30% su base annua). I principali fornitori Nuova Zelanda e UE continuano a registrare i maggiori cali da inizio anno (-26% e -40% rispettivamente). Mentre le importazioni totali di WMP da inizio anno hanno raggiunto le 500.000 tonnellate, continuano a esserci meno prodotti spediti dal fornitore principale, la Nuova Zelanda. L’UE ha fatto qualche passo avanti in termini di rappresentanza in questo segmento nel 2022, anche se da una base molto bassa (che ora rappresenta l’1,8% delle importazioni). Il siero di latte continua il suo drastico calo da inizio anno (tuttavia, va ricordato che il 2021 è stato un anno eccezionale per le importazioni cinesi di siero di latte). Il prodotto dell’UE è in calo del 44% da inizio anno. I volumi maggiori provengono dagli Stati Uniti, che rappresentano il 52% delle importazioni. Il burro dalla Nuova Zelanda continua ad essere importato a ritmo costante (+1% da inizio anno). Tuttavia, i volumi dall’UE e dall’Australia sono diminuiti rispettivamente del 31% da inizio anno e del 52% da inizio anno. Le importazioni di butteroil sono piuttosto deboli, con volumi da tutte le principali origini in calo da inizio anno. Le importazioni di alimenti per l’infanzia continuano a essere lente, tuttavia l’UE sembra registrare piccoli guadagni in questo segmento (+6% su base annua e +3% da inizio anno). Tuttavia, i livelli delle importazioni non sono affatto vicini ai livelli visti nel 2020 o prima.
IMPORTAZIONI DALLA CINA