steel knife on chopping board

ANALISI DI MERCATO (31/10 – 06/11)

Sul mercato UE si rilevano buone disponibilità e produzione in leggero aumento nei principali Paesi produttori, rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso, e prezzi in calo per le principali commodities, causa un’offerta non al momento supportata dalla domanda. Si conferma quindi la debolezza di mercato anche questa settimana su tutti i prodotti con scambi che non decollano ad eccezione dei formaggi, che restano sostanzialmente stabili in Europa e stabili/in aumento in Italia.

– Sul mercato europeo, anche questa settimana il latte scende di qualche centesimo: crudo tedesco trattato a 0,56-0,59 €/kg, lo scremato a 0,26-0,29 €/kg partenza. La domanda è fiacca, l’offerta è nella media. Sul mercato nazionale, latte crudo trattato a 0,67-0,68 €/kg consegnato, domanda abbastanza buona, nonostante le festività. Raccolta inaspettatamente debole, titoli alti stabili.

– Sul mercato UE, continua la discesa della crema di latte, trattata anche a 3,12 €/kg franco arrivo, sempre con domanda debole. Sul mercato italiano, poca disponibilità di crema di latte di qualità trattata sul mercato libero.

– Anche nelle quotazioni ufficiali Europee, che stanno rincorrendo il mercato reale Burro di centrifuga, continua la discesa: Kempten cala di € 0,15 sia il minimo che il massimo, oggi rispettivamente a 6,40 e 6,65 €/kg, media tedesca 6,525 €/kg. La Francia scende di € 0,315 portandosi a 6,83 €/kg e l’Olanda diminuisce di € 0,25 andando a 6,15 €/kg. La media a tre di questa settimana è 6,502 €/kg e quella a due 6,338 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano scende di € 0,38 e va a 6,50 €/kg.

– Bollettini del latte in polvere scremato ancora in caduta libera in tutti e tre i Paesi che teniamo in considerazione. L’intero cala in Germania e Olanda, mentre in Francia resta invariato per la seconda settimana consecutiva.

– Quotazioni del siero invariate in l’uso zootecnico in Germania e Olanda, mentre calano in Germania per l’uso alimentare e in Francia per lo zootecnico.

– Quotazioni stabili o in crescita per i formaggi italiani, e Bollettini ufficiali che seguono il mercato con aumenti per il Grana Padano a Milano e a Mantova, e per il Pecorino Romano a Milano.Sul mercato UE quotazioni stabili o cedenti di qualche centesimo per i formaggi commodities, ancora comunque a valori alti intorno ai 5,00 €/kg +/- 0,20-0,30 €/kg a seconda della tipologia.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato. 

Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import/export neozelandese.
Tab. 44-2022
Import/export Nuova Zelanda, settembre 2022Settembre è stato un mese interessante per le esportazioni neozelandesi, con una crescita a due cifre per più prodotti.
Considerato che in Cina vengono prodotte e stoccate grandi quantitativi di polveri ma con una domanda in indebolimento, la richiesta di importazione è in calo (-33% sett.’22/sett.’21 per il WMP e -24% sett.’22/sett.’21 per l’SMP) e ciò influisce pesantemete sulle esportazioni neozelandesi. Allo stesso tempo, la domanda di polveri a settembre è stata estremamente forte nel Sud-Est Asiatico e nei Paesi MENA: le spedizioni di WMP neozelanese sono aumentate del 74% in Indonesia, del 31% a Singapore e del 41% negli Emirati Arabi Uniti rispetto allo stesso mese 2021. Anche l’export di SMP verso l’Indonesia è aumentato del 74% sett.’22/sett.’21.Quello di quest’anno è stato il settembre più forte mai registrato per le esportazioni di materia grassa neozelandese in Cina: formaggio +78% sett.’22/sett.’21, burro +45% sett.’22/sett.’21 e AMF aumentato di oltre tre volte rispetto a settembre dello scorso anno. Sono cresciute considerevolmente anche le spedizioni di formaggio in Giappone, +117% sett.’22/sett.’21, e quelle di burro in Australia e Indonesia, rispettivamente +41% e +60% sett.’22/sett.’21. Il calo dell’export di caseina/ati è la conseguenza della minor domanda di Cina, Stati Uniti e Giappone.
Le importazioni della Nuova Zelanda sono deboli: il lattosio è calato del 52% sett.’22/sett.’21 e il formaggio del 38% sett.’22/sett.’21. Al contrario, l’import di siero di latte è aumentato del 766% ma rispetto ad un settembre 2021 molto debole; la UE è l’unico fornitore degno di nota per questo prodotto.
Nz settembre 2022

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