La domanda di latte, sia in Italia che in Europa, è in genere buona e l’offerta sembra non riuscire ancora a soddisfarla.I compratori/trasformatori, però, stanno facendo parecchia resistenza a certi prezzi, sia nello spot, che nei contratti di acquisto del latte alla stalla, vista la grande difficoltà a trasferire gli aumenti (compresi quelli di tutte le altre componenti il ciclo produttivo) ai loro clienti.Martedì l’asta Global Dairy Trade si è chiusa con prezzi al rialzo su tutti i prodotti. – Sul mercato europeo, ancora poca disponibilità di latte con buona domanda. Scambi di crudo tedesco a 0,61-0,62 €/kg e di scremato a 0,31 €/kg partenza. Sul mercato nazionale, latte crudo venduto tra 0,66 e 0,68 €/kg partenza; come detto, però, alcuni compratori non sono in grado di pagare certi prezzi, di conseguenza la domanda è leggermente calata. Scremato trattato a 0,37-0,38 €/kg. – Sul mercato UE difficile trovare crema di latte: la tedesca è stata trattata a 3,58 €kg franco arrivo e la spagnola a 3,60 €/kg reso Nord Italia. Sul mercato italiano, panna nazionale di qualità trattata a bollettino e in qualche caso a bollettino+; domanda più vivace di settimana scorsa e scarsa disponibilità. – Bollettini ufficiali del burro UE ancora in salita. A Kempten il minimo aumenta di € 0,06 e il massimo di € 0,14, oggi rispettivamente a 7,01 e 7,19 €/kg, media tedesca 7,10 €/kg. L’Olanda sale di € 0,07 e va a 7,22 €/kg. L’unica eccezione è la Francia che cala di un solo centesimo andando a 7,73 €/kg. La media a tre di questa settimana è 7,35 €/kg e quella a due 7,16 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano aumentando di € 0,03 va a 6,98 €/kg. – Anche questa settimana, i Bollettini del latte in polvere sono discordi tra loro. L’intero cala in Germania e resta invariato in Francia e Olanda. Lo scremato cala in Germania, resta invariato lo zootecnico in Olanda e sale l’alimentare in Francia e Olanda. – Le quotazioni del siero aumentano in Germania per l’uso alimentare e in Francia, restano invariate in Germania per l’uso zootecnico e in Olanda. – Quotazioni nazionali dei formaggi in generale aumento. Salgono tutti i formaggi molli a Milano, il Grana Padano meno stagionato a Verona, il Gorgonzola a Milano e Novara, il Provolone Valpadana a Milano, Cremona (dove aumenta anche il generico) e Verona, e il Monte Veronese a Verona.Quotazioni stabili in Europa. NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato. Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import giapponese. |
Import Giappone, luglio 2022Dopo un leggero aumento a giugno, le importazioni di formaggio sono nuovamente diminuite a luglio, -6% lug.’22/lug.’21. Il calo ha colpito principalmente la merce proveniente da Nuova Zelanda e Australia (-21% per entrambi), mentre i volumi provenienti dagli Stati Uniti sono aumentati del 24% e quelli dalla UE sono rimasti stabili. Nei primi sette mesi dell’anno, invece, le perdite principali si sono registrate per il prodotto proveniente da UE (-6%) e Australia (-7%), mentre quelli provenienti da Nuova Zelanda e Stati Uniti (che coprono il 14% della domanda giapponese di formaggio) sono aumentati rispettivamente del +2% e del +10%. Si noti, tuttavia, che il 2021 è stato un anno eccezionale per le esportazioni di formaggio UE in Giappone. In termini di volumi complessivi, la UE rimane il principale fornitore di formaggio (39%), seguita da Nuova Zelanda (23%) e Australia (22%). Le importazioni di siero di latte sono aumentate tutti i mesi del 2022, compreso luglio, +21% lug.’22/lug.’21, nonostante il calo del 45% lug.’22/lug.’21 delle spedizioni dalla UE. L’import di burro è aumentato per la prima volta da maggio 2021, + 25% lug.’22/lug.’21. La Nuova Zelanda fornisce circa due terzi della merce acquistata, mentre la UE copre il restante quantitativo. |
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