chia drink in drinking glass

ANALISI DI MERCATO (22/08 – 28/08)

Sul mercato UE, prezzi del latte crudo in leggero aumento, merce introvabile, molta domanda; pochissime, se non quasi inesistenti, le trattative per lo scremato a prezzi stabili, con scarsa domanda. Sul territorio nazionale, domanda discreta di latte crudo, prezzi stabili o in leggero aumento. La raccolta è crollata, anche del 7-9%, a causa delle temperature che hanno raggiunto picchi di 40°C; latte più concentrato e titoli buoni. Dopo la chiusura di Ferragosto, riapertura in forte risalita sul mercato UE della Crema, con scarsa disponibilità e molta domanda. In Italia, crema nazionale di qualità trattata a bollettino+, con domanda buona. Settimana di stabilità per i bollettini ufficiali europei del Burro di centrifuga. A Kempten sono rimasti invariati, il minimo a 4,35 €/kg e il massimo a 4,45 €/kg, media tedesca 4,40 €/kg. Anche la Francia è rimasta ferma a 4,84 €/kg. L’Olanda invece è calata di € 0,05 portandosi a 4,32 €/kg. La media a tre è pari a 4,52 €/kg e quella a due a 4,36 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano oggi è rimasto invariato a 4,45 €/kg.Quotazioni del latte in polvere in calo, tranne quelle dello scremato ad uso alimentare e dell’intero tedeschi che sono rimaste invariate. I bollettini del siero per uso alimentare sono scesi, mentre quelli per il siero per uso zootecnico sono saliti leggermente in Germania e rimasti invariati in Olanda e Francia. La scorsa settimana, le quotazioni nazionali dei formaggi sono rimaste invariate, tranne quelle del Monte Veronese a latte intero e d’allevo fresco a Verona che sono scese di € 0,05.
Oggi il bollettino di Milano segna prezzi invariati su tutti i formaggi.
Sul mercato UE prezzi dei formaggi stabili con magazzini appena sufficienti a soddisfare la domanda.NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato. 
Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’impor/export UE.
Import/import UE, giugno 2023A Giugno le esportazioni della UE hanno segnato risultati positivi, +11% in equivalente latte rispetto al giugno 2022 (contro il -9% giu.’22/giu.’21). L’Algeria è brillata su tutti i Paesi acquirenti, importando una buona quota dei prodotti lattiero-caseari UE esportati, sia a giugno che nel primo semestre rispetto agli stessi periodi 2022. Anche gli altri Paesi MENA e la Cina hanno contribuito alla crescita, mentre le vendite nel sud-est asiatico sono calate.
I flussi di Formaggio, nonostante i cali registrati verso il mercato n. 1, il Regno Unito, e n. 3, gli Stati Uniti, sono aumentati del 7% rispetto però ad un debole giugno 2022. Algeria, Cile, Giappone e Cina hanno contribuito alla maggior parte di questa crescita. Nel primo semestre, la ripresa della domanda cilena di prodotti UE, insieme ai maggiori volumi diretti verso il Regno Unito e la Corea del Sud, hanno compensato il calo delle spedizioni negli Stati Uniti, in Giappone e nell’area MENA.
L’export di Burro è superiore ai livelli dello scorso anno, in aumento ogni mese del 2023. I Paesi MENA (principalmente Arabia Saudita e Bahrein) hanno guidato la crescita, sia a giugno che nel primo semestre. Nonostante il calo di giugno, nel 2023 la domanda statunitense di burro UE è stata forte, mentre le spedizioni verso il Regno Unito sono diminuite.Le esportazioni di SMP, dopo tre anni di declino, registrano un aumento per il decimo mese consecutivo, +16% giu.’23/giu.’22. La domanda dal sud-est asiatico (Indonesia e Filippine) è stata scarsa nel primo semestre, ma è stata più che compensata dagli ingenti volumi spediti nell’area MENA, soprattutto in Algeria. Le spedizioni verso la Cina si sono riprese dal crollo del 2022, ma sono ancora molto indietro rispetto ai livelli del 2021 (-30% genn-giu’23/genn-giu’21).
I flussi di Siero a giugno sono aumentati del 16%, con buoni risultati verso il sud-est asiatico. Anche il primo semestre ha segnato risultati positivi, grazie soprattutto alla domanda cinese, ma anche indiana, giapponese e dei Paesi MENA.
L’export di WMP, nonostante sia spesso considerata una causa persa contro la posizione dominante della Nuova Zelanda, è stato particolarmente forte nel secondo trimestre 2023, per merito principalmente dei grandi volumi spediti in Algeria, Nigeria, Perù e Repubblica Dominicana.
Le importazioni di formaggio hanno continuato a diminuire sia a giugno che nel primo semestre, a causa soprattutto della minore domanda di Regno Unito e Svizzera.

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