ANALISI DI MERCATO (25/07 – 31/07)


– Nella UE, latte sia intero che scremato in rialzo, buona la domanda e poca disponibilità. Sul mercato nazionale, latte crudo in leggera ripresa. 
– Sul mercato UE, prezzi della Crema in aumento, con minore disponibilità e domanda elevata. In Italia, crema nazionale di qualità trattata a bollettino. 
– Settimana scorsa, bollettini ufficiali europei del Burro di centrifuga, in controtendenza rispetto al mercato reale, che ha registrato qualche richiesta di aumento: a Kempten sono scesi di € 0,15 sia il minimo che il massimo, oggi rispettivamente 4,25 e 4,35 €/kg, media tedesca 4,30 €/kg. L’Olanda è diminuita di € 0,04, andando a 4,35 €/kg. La Francia, invece, è aumentata di € 0,07, portandosi a 4,84 €/kg. La media a tre è pari a 4,497 €/kg e quella a due a 4,325 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano oggi è calato di € 0,05 ed è andato a 4,45 €/kg.
– Le quotazioni del latte in polvere scremato sono in calo in Germania, aumentano in Francia e in Olanda per l’uso alimentare, mentre restano invariate per l’uso zootecnico in Olanda. L’intero è in flessione in Germania e Francia, mentre resta stabile in Olanda.
– I bollettini del siero per uso alimentare restano invariati in Germania mentre quelli del prodotto per l’uso zootecnico aumentano in Francia e calano in Germania (solo il minimo) e Olanda.
– La scorsa settimana, le quotazioni nazionali dei formaggi sono aumentate per il Grana Padano Riserva a Cremona, mentre sono diminuite per il Gorgonzola e la Toma Piemontese a Novara, e per il Provolone Valpadana e il Monte Veronese a latte intero e d’allevo fresco a Verona.
Oggi a Milano le quotazioni sono rimaste invariate per tutti i formaggi, tranne il Pecorino Romano che è calato di € 0,10.
Sul mercato UE richieste sui formaggi commodities ancora in moderato aumento.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato. 
Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import/export neozelandese.
Import/export Nuova Zelanda, giugno 2023
Anche a giugno, come il mese precedente, le esportazioni neozelandesi sono state solide, con un aumento a doppia cifra per quasi tutte le principali categorie di prodotti. La forte domanda proveniente dalla Cina e dall’Algeria sono i principali motori di questa crescita. Nonostante la Nuova Zelanda si sia ripresa dopo una performance poco brillante del 2022, i volumi rimangono al di sotto dei livelli record del 2021.I flussi di WMP sono aumentati per il terzo mese consecutivo, trainati da una ripresa dell’interesse dei buyer cinesi e, in misura minore, di quelli algerini. Nel primo semestre 2023, l’Algeria è stato il principale driver della crescita, compensando il calo del sud-est asiatico.
Il boom dell’export di SMP a giugno è proseguito, trainato dai maggiori volumi spediti in Cina, Arabia Saudita e Sud-est asiatico. È interessante notare che i volumi del primo semestre sono i più alti mai registrati, con il 46% destinato al sud-est asiatico, il 33% alla Cina e il 10% ai Paesi MENA.
Le esportazioni di formaggio sono aumentate del 49% giu.’23/giu.’22, grazie ad una forte spinta della domanda cinese e australiana. Le vendite in Cina sono state particolarmente forti nel 2° trimestre (+74%) dopo un 1° trimestre già buono (+10%).
L’export di burro è stato forte nel primo semestre 2023, trainato principalmente dai maggiori volumi richiesti in Australia, Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud. Finora gli acquisti della Cina, destinazione principale, e dei Paesi MENA sono stati molto modesti.

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