La raccolta di latte continua ad essere inferiore alla domanda, nonostante le temperature stiano scendendo; di conseguenza i prezzi della materia prima aumentano ancora e resta scarsa anche l’offerta di panna. Burro in altalena in Germania: una settimana giù e l’altra su. Andamento incerto anche per le polveri. – Sul mercato europeo, latte quasi introvabile, domanda buona; crudo tedesco trattato anche a 0,62-0,63 €/kg e scremato a 0,32 €/kg partenza. Sul mercato nazionale, latte crudo stabile, con domanda altalenante da parte dell’industria di trasformazione, che non è disposta, o in grado, di pagare certi prezzi. Scremato in leggera ripresa, trattato a 0,38-0,385 €/kg partenza. La raccolta è in leggero calo, cosa insolita in questa stagione, ma i titoli salgono significativamente raggiungendo buoni valori. – Sul mercato UE, la crema di latte disponibile è molto scarsa e la domanda in ripresa; la merce tedesca è stata trattata a 3,68 €/kg franco arrivo. Sul mercato italiano, panna nazionale di qualità in buona vista, trattata a bollettino e in qualche caso a bollettino +, con punte di 3,65 €/kg; buona richiesta, disponibilità scarsa. – Bollettini ufficiali del burro UE sostanzialmente stabili con Kempten, che, dopo un aumento e un calo, aumenta il minimo di € 0,04 andando a 6,99 €/kg e mantiene invariato il massimo a 7,05 €/kg; media tedesca 7,02 €/kg. Francia e Olanda restane ferme rispettivamente a 7,55 €/kg e 7,22 €/kg. La media a tre di questa settimana è 7,263 €/kg e quella a due 7,12 €/kg. Anche il burro di centrifuga a Milano resta invariato e quota 7,05 €/kg. – Tre diversi Paesi, tre andamenti differenti! I Bollettini del latte in polvere intero salgono in Francia e restano invariati in Germania e Olanda. Lo scremato per uso alimentare scende in Germania, aumenta in Francia e resta invariato in Olanda, mentre quello per uso zootecnico sale sia in Germania e che in Olanda. – L’indecisione si percepisce anche sulle quotazioni del siero, che aumentano per l’uso zootecnico in Germania, restano invariate in Olanda e calano in Francia e per l’uso alimentare in Germania. – Cala il Parmigiano Reggiano a Mantova, mentre sono ancora in aumento il Grana Padano a Milano (stagionato 9 mesi) e Cremona (stagionato 9 mesi e 12-15 mesi), il Pecorino Romano e l’Asiago stagionato a Milano, il Provolone Valpadana a Milano e a Cremona (dove aumenta anche il generico) e il Monte Veronese a Verona. Prezzi stabili e grande incertezza sul futuro dellequotazioni dei formaggi commodity Europei. Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import cinese. Import Cina, agosto 2022 Le importazioni di WMP rimangono modeste e sono notevolmente diminuite ad agosto, -59% rispetto al forte agosto 2021. Questo andamento è la conseguenza dell’aumento della produzione locale e del calo dei consumi interni dovuto ai continui lockdown. Le importazioni di SMP sono migliorate infatti, seppur negative (-2% ago.’22/ago.’21), registrano il calo mensile minore dell’ultimo semestre. E’ aumentata la domanda di merce neozelandese, australiana e bielorussa, che però non è sufficiente a compensare il calo dei prodotti provenienti da UE e USA. L’import di siero è cresciuto per la prima volta da ottobre 2021, +1% ago.’22/ago.’21. Sono aumentati i volumi provenienti dagli Stati Uniti (+34%), mentre sono calati quelli di origine UE (-14%). Nei primi 8 mesi dell’anno, tuttavia, i valori sono negativi, con perdite registrate da tutti i fornitori. I volumi di formaggio importato restano bassi rispetto a quelli dello spettacolare 2021, -10% ago.’22/ago.’21 e -20% genn-ago’22/genn-ago’21. Le importazioni di materia grassa sono aumentate ad agosto, burro +32% ago.’22/ago.’21 e butteroil +9% ago.’22/ago.’21. Ne trae particole vantaggio la merce neozelandese che copre l’84% del fabbisogno di importazione cinese di burro. |
Import/export Stati Uniti, luglio 2022 Le esportazioni statunitensi di SMP, dopo un 2021 importante, dal dicembre 2021 sono costantemente diminuite e a luglio sono calate del 10% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Questa contrazione è stata principalmente determinata dalle minori spedizioni verso il Messico, -7% genn-lug’22/genn-lug’21, e i Paesi MENA, -76% genn-lug’22/genn-lug’21. Ciononostante, i volumi complessivi esportati nel 2022 sono ancora superiori a quelli del 2020.Le esportazioni di siero sono aumentate per il terzo mese consecutivo, +16% lug.’22/lug.’21, con spedizioni verso la principale destinazione, la Cina, in crescita ogni mese da maggio (+16% lug.’22/lug.’21). Nel 2022, le esportazioni verso la Cina sono modeste (-9% genn-lug’22/genn-lug’21) ma sono compensate da quelle destinate all’Asia sudorientale (+16%) e al Canada (+91%) L’export di formaggio statunitense continua ad aumentare, +2% lug.’22/lug.’21 (si noti che il luglio dell’anno scorso è stato molto forte), nonostante un calo dei quantitativi spediti in Giappone, -34% lug.’22/lug.’21. Da inizio anno tutte le principali destinazioni hanno registrato una crescita rispetto allo stesso periodo 2021: Messico +18%, Corea del Sud +9% e Giappone +16%. Le importazioni di formaggio sono diminuite a luglio, -17% rispetto allo stesso mese 2021 (che era stato particolarmente forte) e le spedizioni dalla UE hanno subito un grave colpo, -22% lug.’22/lug.’21. Nei primi sette mesi dell’anno restano però stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con Messico e Paesi MENA che compensano le perdite della merce UE e di altri fornitori minori. |